Un regalo che è una coccola per chi ama sfornare cose buone a Natale
Immagino che non sia un caso che la parola “biscotti” ricorra frequentemente quando si parla di regali o di pensieri dolci verso chi si vuole bene: ai bimbi, la prima cosa che offriamo, è un biscotto, perché è un atto d’amore.
Solitamente delicati, sono il nostro modo per dire che stiamo rivolgendo un pensiero carino a qualcuno.
E a Natale più che mai! *_*
Per questo motivo, oggi scambio due chiacchiere con Silvia Casini, autrice di tantissimi titoli dedicati alle varie sfumature che fanno bene al palato e al cuore, e insieme vi raccontiamo il suo Christmas Love. Di biscotti, amore e fortuna, un libro di biscotti di Natale ma che poi, in realtà, sono replicabili in ogni periodo dell’anno.
Per esempio, se siete amanti del caffè, potreste sfogliare anche 50 sfumature di caffè
Io credo che sia un ottimo regalo di Natale, da fare a chi ama indossare grembiule e guanti e passare tanto tempo in cucina, ma anche a chi vuole iniziare a cimentarsi proprio ora, perché questo non è solo un libro di biscotti di Natale, ma anche un’agenda di emozioni. ♥

Christmas Love, di biscotti, amore e fortuna: un libro di biscotti di Natale raccontato dalla sua autrice
D: Silvia, da cosa nasce la tua passione di coniugare scrittura e cibo, in tutte le sue forme?
R: L’alimentazione è un fatto della vita, un momento che condividiamo tutti in modo universale. Come l’amore, il dolore, il sorgere del sole… Se si parla di cibo in qualche modo si toccano le persone, le loro abitudini, i ricordi, le fantasie. Ragionando su questi temi ho iniziato ad accostare la mia passione per la scrittura ai diversi aromi e forme che prende il cibo nella manipolazione… il gioco è stato facile!
D: In Christmas Love parliamo di biscotti: quanto ne sei appassionata? A quali momenti della giornata li abbini più volentieri?
I biscotti sono la prima cosa che ho imparato a cucinare. Sono facili da fare anche da piccolini e hanno mille varianti. Da bambina andavo matta per i biscotti al burro, ora mi piacciono quelli più rustici e con le mandorle. Non c’è un’ora precisa per sgranocchiare biscotti. Se sono buoni rimangono poco nella loro scatola!
D: 50 ricette, circa una a settimana per un anno intero: qual è stata la tua preferita? L’hai preparata in un’occasione particolare?
Io amo la ricetta dei biscotti fichi e mandorle. Sono molto profumati e adattissimi per l’inverno. Non ho bisogno di un’occasione particolare per prepararli, li faccio ogni volta che voglio far colpo sugli amici: li metto in una bella scatola di metallo e li porto in dono.
D: E ti va di “spoilerarci” l’emozione associata al biscotto a cui sei più legata?
Anni fa ho fatto un albero di Natale addobbandolo interamente di biscotti. Hai presente i classici biscotti con il buco in mezzo della marca più venduta in Italia? Li ho decorati tutti con un nastrino rosso a scacchi e li ho appesi all’albero. Nessuna pallina, solo biscotti! L’effetto è stato stupendo! Considera che nel libro ogni ricetta è legata a un’emozione e a un biglietto natalizio. L’idea è quella di preparare i biscotti per una persona amata e di deliziarla non solo nel gusto, ma farle fare anche un pieno di dolcezza. Un’espressione che adoro è Mudita. Di origine buddista, questo concetto esprime la gioia che si prova per le cose belle accadute agli altri, senza alcuna punta di invidia. Ecco il biglietto associato:
Ridi di gioia.
Bevi parola immortali.
Nell’empatia dei sensi,
salva tutti i tuoi sogni incrinati.
Vivi anche per perdere la cognizione del tempo.
Diventa struggente verso
il mistero di tutte le cose.
Nell’ubriachezza della felicità.
D: Un’ultima curiosità: tu e Raffaella Fenoglio scrivete spesso insieme e “spacciate” ricette e felicità; ma chi delle due trascorre più tempo ai fornelli?
Va be’ non c’è partita, Raffaella è la patita dei fornelli. Me la cavo bene, ma lascio a lei le ricette. Io ci metto la vena poetica e onirica.
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Eh sì, perché la compagna inseparabile di avventure culinarie e di parole di Silvia è Raffaella Fenoglio e il loro libro potete trovarlo anche qui
Le illustrazioni del libro e riportate qui sono di Federica Lauria.