Il Samovar russo: cos’è e come funziona

Samovar russo

Scopriamo insieme l’origine e la funzione dell’iconico bollitore russo, il samovar.

Nonostante sia da tutti conosciuto come il samovar russo, è molto probabile che questo bollitore abbia visto la sua origine in Asia, in Mongolia per esempio, o addirittura in Grecia.

Sta di fatto, però, che da quando Pietro il Grande iniziò a farne uso, divenne un oggetto imprescindibile della cultura russa, un bene prezioso da includere anche nella dote delle giovani spose, un elemento da ritrarre nei più famosi dipinti. E, il tutto, coincise anche con la diffusione del tè come bevanda preferita dei russi, in sostituzione dello sbiten’, un’infusione calda di erbe medicinali e miele.

Com’è fatto il Samovar russo e a cosa serve?

Il samovar è un contenitore metallico, generalmente dall’aspetto di un’urna, corredato da un rubinetto sulla parte inferiore e un tubo anch’esso metallico che lo attraversa in verticale: tale tubo viene riempito con un combustibile solido, come la carbonella o le pigne secche (molto utilizzate in Russia, per conferire al tè un aroma di resina) che, bruciando, riscalda tutta l’acqua circostante.

Samovar russo con tazze

La sua capacità varia da un litro a circa 8 litri, ma sono state realizzati anche samovar da record, come il più piccolo (alto 1,2 mm) e il più grande, con una capienza di 360 litri e oggi conservato presso la stazione ferroviaria di Charkiv, in Ucraina.

In cima al samovar, vi è lo spazio per la teiera che, solitamente, contiene una miscela di tè molto forte, che viene poi diluita con l’acqua del samovar stesso, ricavata dal rubinetto inferiore, nella quantità di proprio gusto.

Proprio per questo particolare, bisogna precisare che il samovar russo non è una teiera, poiché non viene mai a contatto con il tè; piuttosto, era ed è una fonte di acqua calda, all’epoca molto economica e che rappresentava il focolare domestico.

Il Samovar oggi

Poiché oggi non è possibile utilizzare un originale samovar con combustibile all’interno di locali chiusi, si è optato per quelli elettrici: essi mantengono la forma tradizionale ma, al posto dei fori di ventilazione, presentano una presa di corrente e il tubo che conduceva il combustibile è stato sostituito da una resistenza elettrica.

Se volete ricreare anche voi l’atmosfera dell’antica Russia, preparando il tè servendovi di un samovar, potete scegliere il vostro modello sbirciando qui!

 

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